Uno degli obbiettivi più interessanti del nostro progetto di ricerca è quello di fornire ai viticoltori di collina e montagna delle linee guida per migliorare l’ecosistema vigneto e renderlo sempre più resiliente ai cambiamenti climatici.
In una visione a lungo termine, un aspetto particolarmente critico è quello legato al verificarsi di precipitazioni estreme, le quali, si stima per il nord Italia, avverranno in futuro con maggior frequenza e intensità.
Durante questi eventi, la quantità di acqua che arriva sulla superficie eccede la capacità del suolo di assorbirla (la cosiddetta “capacità di infiltrazione”), portando quindi alla generazione del deflusso superficiale. Inoltre, quando la pendenza del versante è elevata, il deflusso tende a concentrarsi lungo linee preferenziali, creando aree potenzialmente suscettibili all’erosione del suolo.
In questo contesto, la copertura erbacea del terreno è una risorsa di grande importanza, per diverse motivazioni. Innanzitutto, essa si presenta come uno strato di protezione per il suolo nudo, mitigando l’erosione provocata dall’energia cinetica delle gocce di pioggia; migliora poi la capacità di infiltrazione del suolo, riducendo il ruscellamento; aumenta infine la biodiversità generale del vigneto, diventando un volano per il prosperare delle varie popolazioni animali e vegetali.
Ma che tipo di inerbimento sa combinare le necessità del viticoltore con la mitigazione del rischio idrogeologico e la biodiversità?
A questa domanda stanno lavorando i partner del progetto SOiLUTION SYSTEM, i quali, all’interno di un vigneto sperimentale, hanno installato dei plot per la raccolta e misurazione del runoff/sedimento per diverse tipologie di copertura.
I nostri ricercatori sono molti attivi in campo per far si che la “macchina di ricerca” sia sempre efficiente ed efficacie. Infatti, affinché ogni campionatore lavori in modo corretto, la manutenzione ordinaria è fondamentale. Questi esperimenti vengono eseguiti nei vigneti dell’azienda agricola Coffele Alberto e dall’ Az. Agr. Gini Sandro e Claudio (Consorzio Tutela Vini Soave e Recioto di Soave), partners del progetto. La ricerca viene condotta dall’Università degli Studi di Padova (Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali – TESAF), CNR (Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante), Agrea s.r.l. e WBA Project s.r.l.

Immagine esemplificativa di un campionatore per la raccolta e misura di runoff/sedimento raccolto nel vigneto sperimentale.
Example of a sampler for the collection and measurement of runoff/sediment collected in the experimental vineyard.

Alcune fasi della manutenzione ordinaria dei filari del vigneto sperimentale. In questo esempio, viene testata la capacità del suono nudo di generare ruscellamento e erosione del suolo. Per questo, fondamentale è eliminare costantemente la copertura vegetale.
Some phases of the routine maintenance of the rows of vines in the experimental vineyard. In this example, the ability of bare sound to generate runoff and erosion is tested. For this, it is essential to constantly remove the grass cover.
One of the most interesting objectives of our research project is to provide hill and mountain winegrowers with guidelines for improving the vineyard ecosystem and making it increasingly resilient to climate change.
In a long-term view, a particularly critical aspect is the occurrence of extreme rainfall events, which, it is estimated for northern Italy, will occur with greater frequency and intensity in the future.
During these events, the amount of water reaching the surface exceeds the capacity of the soil to absorb it (the so-called ‘infiltration capacity’), thus leading to the generation of surface runoff. Moreover, when the slope gradient is high, runoff tends to concentrate along preferential lines, creating areas potentially susceptible to soil erosion.
In this context, herbaceous ground cover is a resource of great importance, for several reasons. Firstly, it acts as a protective layer for the bare soil, mitigating erosion caused by the kinetic energy of raindrops; secondly, it improves the infiltration capacity of the soil, reducing runoff; and finally, it increases the overall biodiversity of the vineyard, becoming a driving force for the various animal and plant populations to develop.
But what kind of cover crop can combine the needs of the winegrower with hydrogeological risk mitigation and biodiversity?
The partners of the SOiLUTION SYSTEM project are working on this question. In an experimental vineyard, they have installed plots for collecting and measuring runoff/sedimentation for different types of cover.
Our researchers are very active in the field to ensure that the “research machine” is always efficient and effective. In fact, in order to ensure that each sampler works properly, routine maintenance is essential.
These experiments are carried out in the vineyards of the Coffele Alberto farm and by the Gini Sandro e Claudio farm (Consorzio Tutela Vini Soave e Recioto di Soave), partners in the project. The research is carried out by the University of Padua (Territory and Agro-Forestry Systems Department – TESAF), CNR (Institute for Sustainable Plant Protection), Agrea s.r.l. and WBA Project s.r.l.